Il periodo del Parroco don Enrico Vago (1973-1993)

Dopo la morte, nel 1973, di don Diego Bassignani, che aveva dedicato come parroco più di vent’anni della sua vita alla popolazione di Assago, vennero promossi dal suo successore, don Enrico Vago, numerosi interventi di sistemazione ed adeguamento della vecchia canonica ad oratorio, e del fabbricato che ospitava il cinema a casa canonica.

Per quanto concerne la chiesa, si eseguirono lavori relativi ad una ulteriore sistemazione del tetto, dei canali, della facciata e della zona presbiterale.

La cappella della Beata Vergine si trovava negli anni Ottanta in una situazione di degrado abbastanza avanzato tanto che la comunità assaghese sentiva l’esigenza di provvedere alla sua sistemazione. Venne così riparato il tettuccio della cappella, risanati i suoi muri, imbiancate le pareti e la volta a botte costituente la copertura.

Nel presbiterio, alcuni parrocchiani si impegnarono a far tornare al loro aspetto originario (in granito naturale di Baveno) le due colonne ricoperte di gesso che ne sostengono le arcate.

Il 1 ottobre 1983 si decise di rimuovere lo stucco presente sulla parete orientale della chiesa nella zona centrale dell’altare maggiore ove era stata murata con due zanche di ferro una nuvola (ingesso) che sosteneva una statua del Sacro Cuore di Gesù (sempre in gesso) circondato da Angeli.

L’intenzione era di verificare, al di sotto di esso, l’esistenza di un affresco, di cui si aveva notizia dai documenti d’archivio riguardanti le Visite Pastorali del XVI secolo… Così, come racconta il Liber Chronicus “è apparso tutto il muro martellato per fare sì che trattenesse il gesso, ma anche è apparso l’affresco del 1500”.

Dopo aver consultato alcuni esperti si decise di effettuare campionature di sondaggio che portarono alla luce tracce di affreschi anche nelle crociere della volta del presbiterio.

Quindi si programmò il restauro dell’intera zona del coro con operazioni differenziate volte a recuperare sia gli affreschi delle pareti frontali e laterali (alcuni già riscoperti all’epoca di don Diego Bassignani), sia quelli delle crociere.

La nostra Chiesa come appariva negli anni ’60