Le Cappelle Nelle Cascine Di Assago

Parlare di Assago vuol dire parlare anche delle sue cascine: la Venina, la Bazzana Inferiore e Superiore, la Bazzanella con Monte Gaudio, la Pontirolo e la Valleambrosia.

Già nel 903, nel documento Memorie spettanti alla storia, al governo ed alla descrizione della città e della campagna nei secoli bassi“, viene menzionata la Bazzana (o Baciana): questo ci induce a pensare che questi territori erano identificabili già prima del mille.

Dal VI secolo incominciarono a sorgere nelle campagne le prime chiese ed oratori di fondazione privata che portarono il cristianesimo ai lavoratori della terra.

Il territorio milanese nel secolo XI° si presentava diviso in contadi, ordinamento che risaliva all’organizzazione di Carlo Magno. Contadi e contee avevano a capo un comes/conte, oppure un funzionario dello stato.

I contadi erano divisi in plebis/pievi, in contrapposizione alle civitas/città.

Le pievi erano divise in parrocchie che si venivano formando dal pagus/assembramenti di carattere religioso-politicomilitare; dal vicus/gruppi di case abitate da coltivatori e dal locus/luoghi e campi da coltivare.

Sappiamo per certo che nella nostra zona furono pagus gallici Corbetta e Rosate. Il numero dei contadi nel territorio milanese fu di nove.

Al primo contado di Milano apparteneva la pieve di Cesano Boscone che comprendeva tra l’altro i territori di Assago, Bazzana S. Ilario, Bazzanella e Monte Gaudio.

I cristiani erano orgogliosi di costruire un luogo d’incontro per le pratiche religiose. I sacerdoti e i missionari erano in quel tempo radunati presso il preposito (o prevosto), che nella nostra zona risiedeva a Cisano – Pieve di Cesano Boscone – e da lì si muovevano per annunciare il Vangelo di Cristo in tutta la zona circostante.

Già verso il 1100 viene segnalata l’esistenza di una cappella dedicata a S. Margherita alla Bazzana, di una dedicata a S. Ilario sempre alla Bazzana e di un’altra nel territorio della Bazzanella dedicata a S. Giovanni Battista. Nel volume “Notitia Cleri”, dell’inizio del secolo XIV, fra le chiese appartenenti alla pieve di Cesano Boscone è ricordata la “cappella di S. Margherita da Baciana cum cappella S. Ylarii”.

Riguardano la Bazzanella due carte del 1161 e del 1190 conservate presso l’archivio di Stato sotto il titolo “Fondo di S. Lorenzo”.

Nello stesso fondo troviamo un documento del 23 febbraio 1415 che imponeva il pagamento di una decima a Luchinu da Ligurno per i “vari pezzi di terra siti in loco e territorio di Bazane S.ti Hilarii”.

Dalle descrizioni delle visite del Cardinale S. Carlo Borromeo, di cui la prima del 28 febbraio 1566 e dai successori, sono state ricavate le notizie sulle antiche chiese di Assago, le stesse sono conservate nel volume “Scripturae Veteres Ecclesiarum Paraechialium Santi Desideri – Loci Asaghi – et Sancti Silvestri – Loci Ronchetti – Plebis Cesani” del 1564.

Ulteriori notizie sono state ricavate dai documenti relativi alla visita pastorale effettuata in Assago il giorno 19 ottobre 1604 dal Cardinale Federico Borromeo.